Questa organizzazione sindacale intende costituirsi parte civile nei vari processi che, a partire dal prossimo dicembre, vedono imputata la c.d. “Ambasciatrice di Telefono Rosa” - Roberta BRUZZONE che sarà giudicata dall’Autorità giudiziaria per aver indirizzato accuse di stalking, false e strumentali, attraverso denunce, poi archiviate, interviste televisive e sui giornali, migliaia di pagine di social networks, nei confronti di Marco STRANO, funzionario di polizia, moralmente e professionalmente incensurabile, per questo stimato a livello nazionale e internazionale e quindi lustro per la Polizia di Stato (http://www.criminologia.org/il-direttore-scientifico-marco-strano), ciò che sta provocando un crescente malumore tra i colleghi che ben conoscono la vicenda reale, completamente diversa da quella veicolata dai media.
Le accuse di stalking si sono infatti rivelate poi assolutamente infondate, ma hanno ingiustamente gettato un'ombra sull'intera categoria degli appartenenti alla Polizia di Stato tanto che la magistratura ha approfondito – attraverso già due rinvii a giudizio di Bruzzone per diffamazione aggravata e attraverso altri procedimenti tuttora in fase di indagine per altri più gravi reati presso le Procure di Roma e di Tivoli (che riguardano anche soci e collaboratori della predetta) – come il contrasto con il collega Strano, non era legato a vicende sentimentali come si voleva far intendere (il collega è felicemente sposato da anni), ma molto più presumibilmente al fatto che quest’ultimo ha pubblicamente denunciato il business dei corsi di formazione.
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