Polizia Nuova Forza Democratica
Adesso è più di moda l’anglicismo fake news, ma la sostanza non
cambia: sempre di bugie si tratta, talvolta dettate dalla malafede, altre volte
frutto di superficialità o ignoranza.
Un esempio: su molti siti sindacali campeggia a grandi lettere l’invito a
far ricorso per ottenere il ricalcolo pensionistico, per i dipendenti arruolati
prima del 1° gennaio 1996, chiedendo l’applicazione dell’art. 54, comma 1, T.U.
1092/73, che prevede il raggiungimento del 44% della base pensionabile al
raggiungimento dei 15 anni di servizio, per il calcolo della pensione con il
sistema retributivo o misto.
Il tutto sulla base del fatto che alcune corti dei conti regionali hanno
riconosciuto tale diritto ad alcuni militari andati in pensione.
Per evitare di alimentare false speranze (il cui costo è quasi sempre la
richiesta di iscrizione) è però bene precisare che:
1.
la cosa riguarda solo coloro che alla data del 31
dicembre 1995 avevano già maturato almeno 15 anni di servizio, considerato che
chi aveva un’anzianità inferiore è stato collocato nel sistema interamente
contributivo;
2.
la cosa riguarda solo coloro che non hanno comunque
già raggiunto il rendimento massimo dell’80% della base pensionabile;
3.
la cosa riguarda solo i militari e (forse) coloro che
sono entrati nella Polizia di Stato prima della legge di riforma, come chiarito
nelle sentenze che hanno riconosciuto il diritto.
Come si vede, se si racconta la verità, il numero degli interessati si
riduce drasticamente e di conseguenza anche il numero delle iscrizioni, estorte
con false promesse.
Ma noi siamo un poco masochisti e … ci piace dire la verità.
Risultati
concreti della Federazione UIL Polizia (UIL MP PNFD SdP) contro la demagogia e
le strumentalizzazioni
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro
per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato nella serata del
4.10.2018, in esame definitivo, il decreto legislativo che, in attuazione di
quanto previsto dall’articolo 8 della legge di riorganizzazione delle
amministrazioni pubbliche (legge 7 agosto 2015, n. 124) introduce disposizioni
integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 e n. 97,
concernente, la revisione dei ruoli delle Forze di polizia.
Dopo un lungo lavoro di confronto con
l’Amministrazione ed in Parlamento, viene varato questo provvedimento che
introduce piccoli ma importanti interventi che correggono alcune disfunzioni
emerse dopo un anno dall’entrata in vigore della legge sul riordino delle
carriere.
Piccoli aggiustamenti compatibili con le risorse
finanziarie esigue a disposizione che certamente non risolvono le iniquità e
non apportano i necessari interventi strutturali al Riordino ma che comunque
sono certamente interventi positivi a beneficio di molti colleghi.
Mentre tutti i sindacati, cavalcando il malcontento di
colleghi di ruoli e qualifiche che sono rimasti insoddisfatti dall’impianto del
riordino, hanno in tutti modi rincorso posizioni demagogiche nel tentativo di
acquisire facili consensi. Mentre praticamente tutti i sindacati chiedevano di
non esercitare la delega e far sfumare l’opportunità di beneficiare comunque di
piccoli ma concreti risultati per la categoria, in attesa delle magnifiche
sorti progressive, la Federazione Uil Polizia (UIL MP PNFD SdP), in linea con
la natura autenticamente riformista della nostra O.S. ha sostenuto con forza in
tutte le sedi la necessità di ottenere questo risultato subito.
Quando saranno concretamente disponibili risorse
finanziarie adeguate, e su questo il Governo ha assicurato un suo impegno di
cui già si sono visti i risultati nel Decreto Sicurezza, saremo i primi a
confrontarci con l’Amministrazione ed il Governo per rivendicare le iniquità
del riordino a cominciare dalla necessaria reale unificazione del Ruolo Agenti,
Assistenti e Sovrintendenti, dalla necessaria valutazione delle diverse
anzianità possedute da ognuno prima del riordino per lo sviluppo di carriera,
dalla necessità di rendere effettiva la sbandierata carriera aperta dalla base,
dalle rivendicazioni degli ispettori ante riordino del 1995 e da tutta una
serie di proposte contenute nella nostra piattaforma rivendicativa.
Sarà allora possibile rivedere in maniera organica e
strutturale un riordino di cui da sempre denunciamo le disfunzioni e le
iniquità pur registrando l’impulso positivo che sta dando ad una stasi delle
nostre carriere ed una stagnazione dei concorsi che durava da troppo tempo.
Per ora rivendichiamo con orgoglio questo concreto
risultato che consentirà una serie di positivi interventi dei quali molti
colleghi potranno beneficiare. Tra gli altri:
Di seguito a quanto comunicato con la nota n. 555/RS/01/67/3759 del 4
ottobre 2018, la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione ha
rappresentato che per sopravvenute esigenze di carattere logistico la Scuola
Allievi Agenti di Trieste non sarà più impegnata per la realizzazione del 204°
Corso di formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato.
Le strutture formative disponibili saranno:
La Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione ha comunicato che in
data 8 novembre p.v. sarà avviato il corso in oggetto, con la
partecipazione di 500 allievi agenti.
Detto numero potrà subire variazioni in relazione all’esito delle previste
visite psico-attitudinali.
Di seguito sono indicate le strutture formative individuate per lo
svolgimento del corso, che potranno anch’esse subire variazioni in relazione al
numero dei partecipanti effettivamente convocati:
La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha
comunicato che la pubblicazione, prevista entro il 30 settembre 2018, dei bandi
relativi ai concorsi interni, per titoli, per 2214 posti per vice
sovrintendente e 614 posti per vice ispettore, nonché del concorso
interno, per titoli ed esame, per 263 posti di vice ispettore, é rinviata in
attesa dell’imminente pubblicazione del decreto legislativo recante
disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n.
95, concernente “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle
forze di polizia, ai sensi dell’art. 8, comma I, lettera a), della legge 7
agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni
pubbliche”, che potrebbe introdurre nuove previsioni riguardo ai suddetti
concorsi.
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